Foto: Botticelli, La nascita di Venere, 1485 circa (Galleria degli Uffizi, Firenze)
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“Sono lo scrigno di meraviglie e d’amore,
Regina di Cuori, sovrana dall’alto,
le mia mani modellano sogni dall’argilla del desiderio
accendendo il fuoco dell’amore”
Estratto dalla poesia “Afrodite”, Stefania Lucchetti, Macchie di caffè sui miei libri, Albatros 2024, raccolta di poesia contemporanea.
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Cosa accadrebbe se non fosse possibile riconoscere la bellezza?
In questo periodo sto leggendo i libri di Ted Chiang. Per chi non lo conosce, Chiang è uno scrittore di fantascienza statunitense il cui lavoro ha vinto quattro premi Nebula, quattro premi Hugo, il John W. Campbell Award come Miglior Nuovo Scrittore e sei premi Locus. Ha pubblicato principalmente racconti brevi, in particolare le raccolte Stories of Your Life e Exhalation. Il suo racconto Stories of Your Life ha ispirato la sceneggiatura del film del 2016 Arrival, con protagonista Jessica Chastain.
Chiang attraversa con le sue parole i confini del pensiero e della scienza, in modo simile alla serie televisiva Black Mirror. È uno scrittore eccezionale e tutte le sue storie lasciano nel lettore una scintilla di riflessione.
C’è una storia in particolare che vorrei condividere: “Liking What You See: A Documentary.”
In “Liking What You See: A Documentary,” Ted Chiang esplora le implicazioni etiche e sociali della “calliagnosia,” una variazione cognitiva volontaria immaginaria che disattiva la capacità di percepire la bellezza fisica. La storia è presentata attraverso una serie di interviste in stile documentario, attraverso le quali esamina come questo adattamento cognitivo influenzi l’identità individuale, le dinamiche sociali e i valori culturali. Solleva domande sulla bellezza, i pregiudizi e la vera natura della percezione in un mondo dominato dai media. Chiang riesce a esprimere diverse opinioni e punti di vista all’interno della storia, tutti dotati di significato e dignità.
Qui voglio esprimere un punto di vista personale, che non è assoluto ma è uno dei tanti pensieri possibili sull’argomento. Credo che la bellezza sia un’aspirazione fondamentale dell’essere umano e rinunciare alla possibilità di percepirla tolga spessore all’esistenza umana.
La bellezza, da sempre, è stata considerata uno degli ideali più elevati cui l’umanità aspira. In ogni forma d’arte, la bellezza rappresenta una sorta di tensione verso il sublime, una qualità aspirazionale che ci spinge a cercare perfezione, armonia e astrarci dalle difficoltà quotidiane. Non è soltanto un ideale estetico, ma anche una manifestazione tangibile di emozioni e aspirazioni più intime dell’animo umano.
Oscar Wilde diceva che “la bellezza è una forma di genio – anzi, è più alta del genio, perché non richiede spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo[…] Non può essere messa in discussione, e possiede un suo diritto divino di sovranità; […] A volte, la gente dice che la bellezza è solo superficiale: può anche darsi, ma almeno non è così superficiale come il pensiero. Per me la bellezza è la meraviglia delle meraviglie.”
In altre parole, la bellezza non ha bisogno di giustificazioni perché è autoevidente, ed è proprio la sua capacità di esistere senza spiegazioni che la rende una forza potente e trasformativa.
Negare l’importanza della bellezza, o sminuirne il valore, è una forma di nevrosi, una disconnessione da un elemento dell’essere umano che arricchisce emotivamente e spiritualmente.
In un mondo che spesso si concentra sulla funzionalità, sull’utilità e sull’efficienza, dimenticare la centralità della bellezza significa rifiutare una parte essenziale dell’esperienza umana. La bellezza non è soltanto un fatto superficiale, è una necessità spirituale: offre sollievo all’anima, stimola la creatività e ci permette di vedere il mondo da una prospettiva più alta e illuminata. Quando si nega la bellezza, si perde il contatto con una dimensione fondamentale dell’essere umano.
Nel tentativo di razionalizzare o ridurre tutto a meri strumenti di utilità, si rischia di compromettere ciò che rende la vita non solo sopportabile, ma anche profondamente significativa. È come cercare di eliminare la poesia dalla vita quotidiana, condannandosi a un’esistenza priva di colore, sapore e di meraviglia.
Interviste
Video integrale dell’intervista nel programma televisivo “Se Scrivendo”
Video brevi
Di questa intervista, nella quale parlo del mio percorso professionale e artistico, del valore della poesia nell’epoca moderna e di come leggere un libro di poesie puoi anche guardare piccole parti negli short videos del mio canale youtube.
Recensioni
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Macchie di caffè sui miei libri è una raccolta di poesia contemporanea che esplora le complessità delle relazioni umane, dai delicati legami affettivi alle connessioni trasformative con luoghi, arte e lo straordinario
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