Macchie di caffè sui miei libri è incluso nello speciale Feltrinelli sulla poesia nella sezione “I giovani poeti da scoprire: i talenti del nuovo millennio” > A QUESTO LINK
Un libro che profuma di vita, di memoria e di poesia. LA SECONDA EDIZIONE, con testi bilingui e illustrazioni originali di Gianluca Biscalchin, è DISPONIBILE DAL 17 OTTOBRE!
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Dopo il successo della prima edizione, torna in libreria Macchie di caffè sui miei libri, la raccolta poetica di Stefania Lucchetti che ha conquistato lettori e critica con la sua forza intima e universale. Questa seconda edizione, arricchita da nuove illustrazioni di Gianluca Biscalchin e dalla versione bilingue italiano-inglese, invita i lettori a un viaggio unico tra identità, maternità, solitudine, desiderio e rinascita. La scrittura di Lucchetti non si limita a raccontare: scava, trasforma, accoglie l’imperfezione e la rende poesia. Come ha scritto ANSA Cultura: «C’è qualcosa di irrimediabilmente umano nell’errore lieve e quotidiano di una tazza appoggiata male, nella distrazione che lascia sul foglio una macchia di caffè. (…) È lì, in quel punto in cui il caffè sfiora l’inchiostro, che comincia il vero racconto». La silloge si distingue per l’equilibrio tra la confessione privata e la risonanza collettiva, dando voce a esperienze che appartengono a tutti: la fragilità, la forza, la capacità di rinascere. Ogni poesia diventa una traccia indelebile, un varco verso ciò che siamo e ciò che potremmo essere. Perché leggerlo? • Perché restituisce alla poesia la sua funzione originaria: accogliere e trasformare l’esperienza umana. • Perché è un libro capace di parlare tanto al lettore appassionato di poesia quanto a chi cerca una voce autentica con cui specchiarsi. • Perché è una testimonianza di resilienza e creatività che unisce linguaggi, culture e generazioni. Con Macchie di caffè sui miei libri, Stefania Lucchetti conferma di essere una delle voci poetiche più interessanti del panorama contemporaneo, capace di unire introspezione e universalità in un linguaggio limpido e potente. Leggi l’articolo di critica letteraria uscito su ANSA il 28 aprile 2025 – Clicca qui
“C’è qualcosa di irrimediabilmente umano nell’errore lieve e quotidiano di una tazza appoggiata male, nella distrazione che lascia sul foglio una macchia di caffè. È traccia, tempo che ha avuto il coraggio di depositarsi, testimonianza invisibile del vissuto che attraversa la pagina. “Macchie di caffè sui miei libri”, titolo della raccolta poetica di Stefania Lucchetti, pubblicata per il Gruppo Albatros il Filo, è a tutti gli effetti una dichiarazione poetica. La macchia non sempre si corregge: si accoglie. Il libro si apre così, in punta di piedi, ma con la forza di chi ha abitato l’ombra e ne ha fatto parola. Ogni componimento è una variazione sul tema dell’imperfezione che rivela, dell’intimità che resiste. È una poesia che non si impone, ma si offre, archetipica nel linguaggio, contemporanea nello sguardo. Ecco, allora, che la scrivania diventa altare, il libro corpo vivo, la macchia preghiera laica. È lì, in quel punto in cui il caffè sfiora l’inchiostro, che comincia il vero racconto: quello che non ha bisogno di essere perfetto, ma soltanto fedele alle emozioni che racconta. […] Identità, maternità, solitudine, desiderio, rinascita: questi temi attraversano la raccolta, annodandosi come fili di un arazzo antico, in cui ogni nodo è una ferita, ma anche un punto di resistenza. La poetica di Lucchetti è una continua trasformazione: ogni dolore diventa soglia, ogni ferita un varco.”
“Il libro offre due beni contrastanti che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi: Non esiste un vascello come un libro / per portarci in terre lontane /né corsieri come una pagina /di poesia che si impenna.”