Foto: Stefania Lucchetti in alcuni dei firmalibri ed eventi di promozione di propri libri
Cari lettori,
Qualche giorno fa un’amica mi ha fatto notare quanto appaiano costellate di glamour le presentazioni, nei firmalibri, i premi letterari cui partecipo.
E in parte, ha ragione: quell’aspetto scintillante a volte c’è.
Più spesso però, la vita pubblica di un’autrice – quella spesa per promuovere i propri libri – si costruisce con impegno e fatica.
Con un pizzico di ironia nel titolo (sono certa abbiate compreso il riferimento musicale) in questa newsletter vorrei portarvi con me dietro le quinte della vita dell’autore: tra le fatiche e le gioie, tra gli incontri che trasformano l’energia e l’impegno quotidiano che la promozione di un libro richiede. Tenendo sempre presente che la mia filosofia personale è che la qualità dell’energia che si dona al mondo è energia che ritorna sempre indietro.
Premi letterari e distanze
Mi vedete spesso condividere con entusiasmo notizie di premi letterari ed eventi che si svolgono in luoghi splendidi – ai quali, purtroppo, io non sempre posso partecipare di persona.
C’è infatti un aspetto dei premi letterari di cui si parla poco: la distanza.
Non quella simbolica tra chi scrive e chi legge, ma quella reale: fatta di chilometri, di treni presi all’alba, di biglietti pagati di tasca propria e di viaggi logisticamente impossibili da incastrare tra famiglia e lavoro.
Quasi sempre le cerimonie di premiazione si svolgono lontano dal luogo in cui si vive, e la partecipazione di persona, pur desiderata, diventa un lusso oltre che essere logisticamente impossibile.
Come madre di tre figli, ho riflettuto spesso sul tema dell’inclusività, o meglio della sua. Nella mia vita professionale ne ho sentito parlare spessissimo, ma non l’ho mai vista veramente messa in pratica in modo concreto e reale. Anzi spesso ho subito le conseguenze della sua asssenza. L’inclusività, quella vera, dovrebbe consistere anche nel creare condizioni che permettano a tutti di partecipare a qualcosa di importante, anche a distanza.
Per questo mi ha colpita la scelta del Premio Publio Virgilio Marone, che qualche giorno fa mi ha comunicato la vincita del primo premio nella sezione poesia edita.
Il Premio ha avuto la lungimiranza di offrire ai vincitori la possibilità di partecipare in video alla cerimonia che si terrà a novembre.
Una scelta davvero significativa che mi ha colpita per la sua lungimiranza ed intelligenza: la cura e attenzione verso chi, per motivi diversi (per quello che riguarda me per ragioni famigliari), non può viaggiare ma desidera comunque condividere quel momento di riconoscimento e di festa.
Essere inclusivi non significa soltanto accogliere le diversità nei contenuti o nelle parole, ma anche nelle modalità di partecipazione. Rendere accessibile un’esperienza è un atto di rispetto verso la pluralità delle vite e delle esigenze.
Con questa scelta, la cultura e la letteratura, in particolare, davvero uniscono e non escludono.
Il firmalibri: tra fatica e incontro
C’è un altro aspetto del mondo dei libri che merita di essere raccontato: i firmalibri. I firmalibri sono incontri svolti nelle librerie dove un autore trascorre l’intera giornata a conoscere i lettori, a parlare dei propri libri, e a firmare le copie di chi decide di acquistarli.
Sono momenti preziosissimi, perché permettono un contatto diretto con il lettore cui si possono fornire chiarimenti e con cui è possibile avere uno scambio diretto. Personalmente, amo molto ascoltare le storie dei lettori ed entrare nelle loro vite, tramite una conversazione e tramite le mie parole scritte.
Ma sono anche giornate lunghe, spesso faticose, e non sempre valorizzate come dovrebbero essere.
L’autore dedica tempo, energie e voce per promuovere un proprio libro che dal punto di vista economica in realtà in quel momento è un prodotto in vendita della libreria. L’autore percepisce un compenso reale minimo, nella forma di diritto d’autore pari mediamente al 10% del prezzo di copertina di ciascun libro e corrisposto a distanza di mesi. Il beneficio dei firmalibri per l’autore è in termini di visibilità e relazione.
Eppure, non sempre questo impegno viene riconosciuto: a volte si percepisce da parte della libreria ospite indifferenza, quasi fastidio, come se la presenza dell’autore fosse un ingombro più che un valore aggiunto alle vendite della giornata.
È un peccato, perché un firmalibri funziona davvero solo quando diventa un momento di collaborazione, in cui autore e librai lavorano insieme per creare un’esperienza di incontro e di racconto.
Per questo voglio ringraziare la libreria Giunti al Punto di Torino, in via Garibaldi, dove ho avuto un’esperienza molto positiva: accogliente, attenta, partecipata.
I librai hanno saputo creare un’atmosfera di dialogo, rimandando con gentilezza le persone verso di me, invitandole a fermarsi, a scambiare due parole, a scoprire il libro.
Un piccolo impegno di collaborazione, che però ha cambiato l’energia della giornata. Perché quando c’è collaborazione, quando c’è rispetto per il lavoro reciproco, la fatica si trasforma in piacere e una giornata faticosa diventa anche bella, viva, condivisa.
La poesia è cyberpunk la nuova silloge di Stefania Lucchetti che reinventa il linguaggio poetico del XXI secolo
Macchie di caffè sui miei libri la cartografia emotiva dell’esistenza in poesia.
Pomeriggi di amore sospeso la passione e le maree della vita coniugale raccontate con voce calda e sensuale.
Stefania Lucchetti, nata a Verona nel 1975, ha pubblicato la sua prima poesia a soli tredici anni, durante un periodo vissuto negli Stati Uniti con la famiglia. Dopo il diploma al Liceo Classico “Dante Alighieri” di Gorizia e la laurea in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica del S.C . di Milano, ha intrapreso una brillante carriera nel diritto internazionale, esercitando come avvocata specializzata in commercio tra Milano, Londra e Hong Kong, conseguendo numerose qualifiche professionali. Autrice di saggi, è tornata negli ultimi anni al suo primo grande amore, la poesia. Bilingue, scrive e traduce le proprie opere in italiano e in inglese, con uno stile che riflette l’intreccio tra rigore e sensibilità, radici e orizzonti.
Con Albatros ha pubblicato le sillogi poetiche: La poesia è cyberpunk (2025), Macchie di caffè sui miei libri (2024) e Pomeriggi di amore sospeso (2025).
Ha pubblicato anche: Women Breaking Through Leadership, Hong Kong, 2012; The Principle of Relevance- The Essential Strategy to Navigate Through the Information Age, Hong Kong, 2010; Ideas in Reality, Hong Kong, 2011; Dinamiche relazionali e decisionali dei gruppi di lavoro virtuali, Milano, 2024.
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